Sunday 15 February 2015

Vegan Sushi


Hi guys! 
Sono ormai a Londra da qualche settimana *felicitàààà* e sto condividendo casa con una famiglia di giapponesi. Non vi nascondo che non sono troppo contenta di questo.. Per carità, loro sono tranquillissimi anche se non sanno una parola di inglese e si rivolgono a me nella loro lingua (che vorrei taaaaaaaaaaaanto sapere!), hehehe, ma secondo voi qual'è il colmo per una come me, che scrive (ok, pretende di farlo) su un blog di cucina?? 
Esattamente, NON HO LA POSSIBILITA' DI CUCINARE IN QUESTA CASA!!
Cretina ad averla presa! - esclamerete. Ma vi garantisco che non ho avuto troppa scelta ed ero anche un po' (troppo) con l'acqua alla gola, quindi insomma, è questo ciò che passava il convento, e per il momento mi arrangio!
Fortunatamente ho un po' di ricettine ancora nel cassetto, e ho fatto tutto questo preambolo per presentarvi la mia versione totalmente vegana del sushi!

Preoccupatevi di avere a portata di mano i seguenti ingredienti.. fatto? Ok, vi chiedo ufficialmente scusa per la mia estrema deficienza odierna, saranno i fumi di Londra che mi avranno un po' dato alla testa -.-'

Torniamo seri, l'occorrente per 2 rolls:

200 grammi di riso per sushi (Gohan)
200 ml di acqua fredda
2 cucchiai di aceto di riso
1 cucchiaio abbondante di zucchero
un pizzico di sale

2 fogli di alga nori
1 avocado maturo
1 barbabietola rossa precotta
1 carota
maionese vegan
una manciata di semi di papavero
salsa di soia

Attrezzatura:
stuoia di bambù
pellicola

Preparazione:
Sciacquiamo più volte il riso sotto l'acqua corrente finché non perde gran parte dell'amido di cui è particolarmente ricca questa varietà. Lo sistemiamo in una pentola assieme all'acqua, copriamo, accendiamo il fornello e facciamo cuocere per una ventina di minuti circa, o comunque secondo il tempo riportato sulla confezione. Questo particolare riso ha la caratteristica di rimanere abbastanza "colloso", quindi non preoccupatevi se si dovesse attaccare al fondo, finché ci sarà acqua nella pentola non si brucerà e terminerà la sua cottura.
Una volta cotto lo facciamo raffreddare ben bene o in un ampio scolapasta o distribuendolo su di un canovaccio inumidito (se no si attacca e addio!).

Nel frattempo possiamo dedicarci alla preparazione del condimento, il cosiddetto "su" (per chi non lo sapesse la parola sushi si compone di due elementi, su che significa aceto e shi che vuol dire abilità manuale).
Diamo quindi vita al mix di aceto, zucchero e sale, con il quale andremo a irrorare e mescolare al riso una volta che sarà giunto a temperatura ambiente.

Ora è giunto il momento di dedicarci ad affettare a bastoncino le nostre verdurine e l'avocado. 

Siamo quindi pronti per preparare la nostra base per i roll. 
Stendiamo la stuoia di bamboo sul tavolo, la ricopriamo con uno strato di pellicola e poniamo al di sopra un foglio di alga nori, precedentemente inumidito. 
Aggiungiamo quindi il riso, al quale avremo incorporato lo su e i semi di papavero, e lo distribuiamo sull'alga compattandolo ben bene, cercando di lasciare circa un paio di dita dal bordo. Sistemiamo al centro le nostre verdure, alternandone i colori, e spruzziamo un filo di maionese. 
Ed eccoci quindi giunti alla parte più delicata, ma vi assicuro che è tranquillamente realizzabile anche da coloro che non vantano troppa manualità.
Teniamo salda la pellicola alla stuoia e piano piano iniziamo a rotolare su se stesso il nostro sushi, cercando di compattare il tutto costantemente via via che procediamo. Attenzione, dobbiamo fare in modo che la pellicola non venga inglobata nel rotolo, ma far sì che all'esterno ci sia l'alga. Per compattarlo ancora meglio, una volta completato, rigiriamo qualche volta su se stesso il rotolo ottenuto con lo stesso movimento con cui usiamo il mattarello.
Sdrotoliamo via la stuoia e dovremo ottenere due rotoli del genere:
Lasciamo riposare i rotoli ottenuti una mezz'oretta in frigo. Dopodiché saranno pronti per il taglio. 
Ricaviamo le nostre rondelle di circa 2 o 3 cm di spessore e le serviamo accompagnate dalla salsa di soia che più ci piace. 




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